Estetica

IL PEELING

Che cos’è il peeling e come agisce sulla pelle

Il peeling è un trattamento di medicina estetica per levigare e migliorare l’aspetto della cute, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale.
Il peeling chimico del volto è un trattamento estetico che stimola, attraverso l’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, la esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle.
Stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente nel derma.
Elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche normali.

Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene ed elastina (rivitalizzazione e ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene autologo).
Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo, ma ricordiamo che piuttosto che eseguire un peeling profondo, con i possibili rischi ed effetti indesiderati, è consigliato eseguire varie sedute di peeling superficiali o di media profondità.

 

 

peeling

Patologie ed inestetismi che possono essere trattati con il peeling

  • Cheratosi e invecchiamento cutaneo
  • Cicatrici da acne
  • Smagliature
  • Rosacea
  • Discromie
  • Acne
  • Dermatite seborroica

Quali risultati si possono ottenere?

Migliorare l’aspetto della pelle del viso rimovendo gli strati più superficiali dell’epidermide.

Quali sono i tempi di guarigione?

Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling. Con possibili lievi disagi come rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10 giorni della stessa.

Quale profondità per il peeling?

Sono molti i fattori che devono essere tenuti in considerazione, per scegliere la profondità a cui deve agire il trattamento di peeling chimico:

  • tipo di inestetismo o patologia che vogliamo trattare
  • la sostanza utilizzata e la sua concentrazione
  • zona di cute trattata
  • tecnica di applicazione e quanti passaggi eseguiremo sulla stessa zona di pelle
  • trattamento cutaneo prima del peeling
  • tipo di pelle del paziente
  • spessore della pelle
  • la durata del peeling, ovvero quanto tempo rimane l’agente chimico sulla pelle
  • preparazione della pelle prima del trattamento
  • differenti aree di pelle da trattare

Il medico estetico esperto e preparato saprà valutare con attenzione il tipo di pelle del paziente e determinare di conseguenza quale sia il peeling maggiormente appropriato.

Preparazione al peeling

Nelle due settimane precedenti il peeling preparare la pelle utilizzando cosmetici contenenti acido glicolico, e prodotti contenenti alfa – idrossi – acidi per favorire una più veloce riepitelizzazione e guarigione della pelle, e sostanze depigmentanti che impediscono la deposizione della melanina sulla superficie della pelle e riducono quindi le probabilità che si verifichino iperpigmentazioni.

Peeling molto superficiale

Utile per ottenere una rimozione dell’opacità cutanea e ridare luminosità alla pelle e per attenuare le pigmentazioni superficiali.
Il tempo dell’applicazione è variabile a seconda del tipo di pelle del paziente.
Il fastidio provocato durante il trattamento è una lieve sensazione di pizzicore diffuso della zona trattata per qualche minuto.
La desquamazione, compare dopo 3 giorni circa e dura 5-7 giorni.
A causa della sua azione leggera, non è indicato per cancellare in estetismi quali acne, cicatrici, rughe.
E’ consigliato eseguire più sedute per avere un risultato soddisfacente.

Peeling superficiale

Questo tipo di peeling crea necrosi di una parte dell’epidermide arrivando allo strato basale della stessa.

Il Peeling superficiale è indicato per:
– Acne
– Cicatrici da acne
– esiti cicatriziali
– iperpigmentazioni quali lentiggini solari e melasma
– rughe superficiali delle guance e del contorno occhi

La sensazione durante il peeling è di bruciore diffuso e l’eritema è più intenso.
Vi può essere uno sbiancamento della cute e l’esfoliazione ha una durata di 7-10 giorni.

Peeling di media profondità

Con questo peeling crea necrosi dell’epidermide e di parte del derma papillare.
E’ utilizzato per acne papulopustolosa e nodulocistica, cicatrici da acne e da varicella,
melasma, rughe di media profondità con la possibilità di abbinare al peeling infiltrazioni di fillers.

Durante il trattamento si avverte una sensazione di bruciore che può essere molto intensa.
Il decorso post-peeling è abbastanza impegnativo, perché la pelle trattata diventa scura, e dopo 5 giorni vi è l’ esfoliazione a grandi squame che prosegue per 8-10 giorni.

Peeling profondo

Oltre alla necrosi dell’epidermide, questo peeling provoca anche necrosi del derma papillare e talvolta del derma reticolare
Indicato per rughe diffuse e più accentuate ed esiti cicatriziali. i suoi effetti non sono paragonabili ad un lifting chirurgico ma le due tecniche possono essere complementari.

Decorso post peeling

Seguite sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico-chirurgo che ha effettuato il trattamento.
Ricordiamo comunque che nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e dai raggi solari e lampade UVA – UVB per almeno due mesi dopo l’applicazione del peeling (anche in casa) con prodotti che contengano schermi e filtri solari protettivi, per prevenire eventuali iperpigmentazioni postinfiammatorie.

Lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la cute costantemente protetta con prodotti emollienti.
Il tempo di guarigione varia, da 4 giorni a 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.

Avvertenze rischi e complicazioni dei peeling chimici

Da considerarsi una procedura sicura e priva di rischi ma non dimentichiamo che la sua penetrazione nella cute può non avvenire in maniera uniforme e quindi complicazioni possono manifestarsi in rarissimi casi.

 

 

RIVITALIZZAZIONI

Con questo termine si intende un protocollo che prevede l’iniezione di sostanze carenti o non sufficientemente prodotte in modo autonomo a causa di aging cronologico, stile di vita o esposizione solare.

L’AJ utilizzato per la biorivitalizzazione non essendo chimicamente modificato non crea un effetto cuscinetto duraturo ma tende a distribuirsi uniformemente nel derma.

La biorivitalizzazione può essere fatta anche con associazione di AJ a:

  • vitamine(A E C D B K) : funzione di stimolo metabolico
  • aminoacidi: ruolo strutturale
  • minerali Na K Ca Mg garantiscono l’equilibrio ionico
  • coenzimi: attivano le reazioni biochimiche
  • acidi nucleici: stimolano la sintesi proteica

Queste formulazioni favoriscono le diverse reazioni biologiche di epidermide e derma; per poter contare su un effettivo processo di stimolo metabolico queste sostanze devono essere in concentrazione tale da sortire un effetto biologico misurabile e riproducibile.

 

rivitalizzazione

 

Possono essere inoculati seguendo diverse metodiche.

  • microponfi :iniezione intrepidermica IED
  • papule :iniezione intradermica  IDS
  • Nappage: iniezione intradermica  ID

Si possono usare tecniche di impianto lineari, a reticolo, o seguire le singole sottili rughe o increspature cutanee,  questo permette di migliorare il tessuto poco elastico e fragile. In caso di rughe adese prima di utilizzare il filler può essere utile infiltrare AJ biorivitalizzante con tecnica di scollamento.

Questo permette di mantenere uno spazio fra le fibre di collagene destrutturate e di attivare un ottimale processo di riparazione, favorendo la neoformazione di collagene e creando le migliori condizioni per la futura correzione estetica con filler.

Si possono programmare cicli di rivitalizzazione e peelling chimico alternati, allo scopo di suscitare una scossa metabolica ed un miglior turnover cellulare.

 

I FILLER ED IL LORO UTILIZZO IN MEDICINA ESTETICA

I fillers sono sostanze che vengono inettate nella pelle per correggere gli inestetismi del viso, ed in particolare per rallentare i segni dell’invecchiamento, eliminando rughe e solchi della pelle, e per correggere i volumi del viso (ipoplasia) ed in particolare aumentare il volume di zigomi, mento, labbra.

 

filler

 

Cosa sono i filler

Sono materiali che vengono iniettati nella pelle del viso, con un ago molto sottile, per riempire rughe, pieghe, depressioni, cicatrici, solchi nasogenieni pronunciati, o peraumentare il volume delle labbra, del mento e degli zigomi.

I primi fillers furono di collagene iniettabile, ma attualmente esistono varie sostanze bio-compatibili che sono autorizzate e che possono essere iniettate con tranquillità.

Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e le tecniche di infiltrazione (con un ago molto sottile) non necessitano di alcun tipo di anestesia.

Il traumatismo di un filler comporta la presenza di piccoli segni evidenti (possono essere presenti piccoli ematomi riassorbibili in 3-4 giorni) a seguito dell’impianto stesso.
I risultati e la ripresa di tutte le normali attività sono immediati.

Tipologie di fillers o riempitivi

Fillers biologici
I fillers biologici vengono anche definiti fillers di superficie e vengono totalmente riassorbiti dalla cute utilizzando un meccanismo di digestione enzimatica oppure la disgregazione del prodotto causata dalla mimica facciale. Sono molecole naturali che vanno incontro a riassorbimento cutaneo dopo un certo periodo di tempo.
I fillers biologici hanno durata limitata (media 3-4 mesi), ma esiste un’estrema variabilità di permanenza del filler nel derma, che varia da soggetto a soggetto ed è influenzata anche dallo stile di vita disordinata, abitudine al fumo, l’assunzione abituale di alcolici o di superalcolici, esposizione al sole od alle lampade abbronzanti.

Filler sintetici
Possono essere totalmente sintetici o parzialmente sintetici e rimangono nella pelle in modo permanente oppure hanno un riassorbimento molto lento.
I fillers sintetici hanno una durata maggiore di quelli biologici arrivando anche a 2 anni.

A seconda della zona dove vengono iniettati distinguiamo:
Fillers superficiali che vanno inseriti nel derma superficiale per riempire le rughe più superficiali, e fillers profondi che vanno iniettati nel derma profondo, e correggono le depressioni, rughe e solchi della pelle più profondi.

Quale tipologia di filler scegliere

Soltanto il chirurgo, dotato della necessaria professionalità ed esperienza potrà decidere, dopo la visita della paziente, quale tipo di filler sia maggiormente indicato per ottenere il massimo risultato di correzione dell’inestetismo, e per la sicurezza (assenza di indesiderati effetti collaterali) per la paziente e la massima durata intesa quale la permanenza nel tempo della correzione della ruga.

Fillers biologici e riassorbibili

Collagene
E’ collagene bovino che si ottiene da animali provenienti da allevamenti chiusi e molto controllati, ed è indicato per aumentare il volume delle labbra, trattare rughe, pieghe, cicatrici da acne, da trauma e da interventi chirurgici.
Esistono varie tipologie di collagene a seconda delle diverse necessità ed impieghi.
E’ necessario fare il doppio test a tre settimane di distanza (più una ulteriore settimana di osservazione).

Acido ialuronico
L’acido ialuronico è un polisaccaride naturale presente in tutti tessuti umani la cui completa assenza di antigenicità ed immunogenicità lo rendono uno dei prodotti più utilizzati in diversi settori delle medicina.
L’effetto riempitivo delle rughe e l’estrema naturalità dell’impianto deriva dalle caratteristiche fisiche e molecolari del prodotto stesso, in quanto l’acido jaluronico consente di mantenere corretta l’idratazione della pelle perchè la sua molecola lega un numero notevole di molecole d’acqua.
E’ un filler biologico che tende quindi a riassorbirsi, la cui permanenza nel derma è limitata in media per 3-4 mesi.
E’ indicato per riempire rughe, pieghe, solchi iniziali e di media profondità e per l’aumento di volume di labbra, zigomi e mento.

Acido polilattico
Prodotto di sintesi chimica, che nell’arco di diverse sedute stimola la sintesi di nuovo collagene; ma non è permanente in quanto nel periodo di otto-dieci mesi questo nuovo collagene viene nuovamente degradato dall’organismo.
E’ totalmente biocompatibile, biodegradabile e non immunogeno, ed è utilizzato in particolare per riempire i solchi profondi nasogenieni, le rughe e linee profonde, aumentare i volumi del viso (guance scavate, mento, zigomi, labbra) e delle mani.

Fillers semipermanenti

Vengono iniettati nel derma profondo o nel tessuto sottocutaneo e sono indicati per il riempimento di solchi nasogenieni, aumentare il volume di labbra, zigomi, mento, e per correggere depressioni cutanee e cicatrici avvallate.

Sono prodotti iniettabili contenenti microsferule di polimetilmetacrilato, polimeri reticolati di poliacrilamide, gel di collagene (necessitano del doppio test allergologico per escludere allergia al collagene) e gel di acido jaluronico.

La loro durata è di circa 1-2 anni in quanto il gel biologico va incontro ad una degradazione da parte del nostro organismo e per questo motivo dopo circa due anni è necessario un ritocco.

Costo del filler

E’ importante che il filler abbia un buon rapporto costo-risultato, e che abbia un costo accettabile per il paziente.
Ma, ancor più importante del costo, è la sicurezza del paziente, anche in relazione al risultato ottenuto.
Infatti non si deve mai risparmiare se in gioco vi è la propria salute, o se ciò può compromettere il risultato definitivo.

Il consiglio è sempre quello di affidarsi a strutture e chirurghi che possano garantire la serietà, esperienza e professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto in assoluta sicurezza per la paziente, ed in questo la scelta del materiale iniettabile riveste un ruolo fondamentale.

La scelta del trattamento e il risultato finale

Prima del trattamento il chirurgo insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali:
E’ necessaria una indagine anamnestica completa riguardo malattie o allergie del paziente che consente al chirurgo di scartare alcuni fillers o meno, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo (ruga, piega, depressione) e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Controindicazioni all’impianto di filler

  • Allergia documentata al materiale da iniettare
  • Gravidanza in corso
  • Collagenopatie
  • Herpes in fase attiva
  • Malattie dermatologiche autoimmunitarie

 

LA RADIOFREQUENZA

La radiofrequenza, utilizzata in passato per coagulare verruche e capillari, è un trattamento di medicina estetica che sfrutta i principio della cessione di calore, per il trattamento del rilassamento cutaneo (lassità della pelle), delle rughe e dell’acne in fase attiva.
Durante il trattamento la radiofrequenza sviluppa calore che viene trasferito alcuni millimetri sotto la pelle.

 

Radiofrequenza

 

Indicazioni per la radiofrequenza

La radiofrequenza solitamente è utilizzata per:

  • Trattamento delle rughe
  • Trattamento del rilassamento delle pelle del viso (ringiovanimento del viso):
    Lassità cutanea del profilo mandibolare, Lassità cutanea sotto al mento, Lassità cutanea delle guance, Lassità cutanea delle sopracciglia
  • Trattamento dell’acne attiva.

Come agisce la radiofrequenza

Il calore prodotto dalla radiofrequenza, provoca la denaturazione e la contrazione delle fibre di collagene (e questo produce una effetto lifting di stiramento e compattamento della pelle), e stimola la produzione di nuovo collagene, oltre che ridurre il volume delle ghiandole sebacee.
Contrastando il rilassamento dato dal tempo, il trattamento provoca la contrazione della pelle del viso, con un effetto liftante (ringiovanimento del viso) visibile in particolare a distanza di alcuni mesi.

Rilassamento e l’invecchiamento della pelle

Nel corso degli anni con il naturale processo di invecchiamento, il collagene che è una proteina fondamentale del tessuto connettivo della pelle, può danneggiarsi e denaturarsi, causando rughe, una pelle rilassata, cadente, atonica e poco elastica.
Ricordiamo che l’invecchiamento della pelle è un processo fisiologico, legato all’età e al patrimonio genetico e predisposizione personale, ma può essere collegato a diversi fattori che possono provocare un aumento dei radicali liberi quali:
Alimentazione scorretta, stress, inquinamento, raggi ultravioletti, alcolici e tabacco.

Descrizione del trattamento

Il trattamento di radiofrequenza dura circa un’ora e solitamente per una sola seduta, e viene praticato presso la linea di attaccatura dei capelli e intorno all’attaccatura delle orecchie.
Il trattamento di radiofrequenza può avvenire in anestesia locale, oppure viene applicata preventivamente una pomata anestetica, e durante il trattamento la pelle viene opportunamente raffreddata in modo da ridurre al minimo i disagi per il paziente.
La ripresa delle normali attività è immediata, anche se può permanere per le prime ore un leggero arrossamento della cute.

Effetti della radiofrequenza

Gli effetti della radiofrequenza non sono immediati, bensì sono graduali e si evidenziano con il passare dei giorni e delle settimane, arrivando a raggiungere il massimo effetto anche dopo 4 mesi dal trattamento.

Possibili complicanze

Possibili complicanze sono rappresentate da eritema, edema, alterazioni della sensibilità.

 

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